Nelle sere d’estate, amo spesso rimanere dal terrazzo di casa ad ammirare il panorama… La cresta delle montagne che forma un disegno sul crinale, la luce che lascia il posto al buio e la brezza della notte che, delicatamente, toglie la copertina che traveste le stelle e le lascia emergere in tutta la loro immensa brillantezza.
E io rimango lì, a guardare, a scrutare un mondo che non mi appartiene, ma che mi affascina e rapisce, ogni volta diverso, ogni volta misterioso e che permette ogni tanto di scoprire, un piccolo segreto di sé, senza troppo svelarlo, senza troppo esporsi.
È in quei momenti che tocco quasi con un dito la mia Quercia Magister.
Ho avuto un rapporto spesso tormentato con lei negli anni, sin da quando, giovane cucciola speranzosa, mi sono trasferita nella nuova casa, piena di vivaci ideali e motivati interessi.
Lei è sempre rimasta lì, maestosa e folta, saggia nel suo sfoggiare la folta chioma e resistere alle intemperie, al forte vociare degli uccellini che sconnessi e rapidi costruivano nidi sui suoi rami, certi di una sicura protezione. Ha sempre resistito al vento, che sferzava duri attacchi nelle gelide e crude giornate invernali, a volte mi è capitato di pensare che addirittura dialogassero o forse, li ho persino sentiti… L’essere umano si convince spesso di ciò che vuole sentire e vede ciò che vuole vedere… la verità è così effimera…
Solo molto tempo dopo il mio trasferimento, ho compreso come davvero apprezzare quell’albero, attraverso studi che mi hanno portata ad assaporare l’elegante prestigio di una natura, non più data per scontata ma colta nelle sue intime potenzialità.
Così, man mano che l’intuizione mi suggeriva di approfondire l’argomento, ho acquistato libri e seguito webinar, ho fatto passeggiate nei boschi e colmato lacune sull’argomento.
Ho dunque scoperto il potere di rilassamento terapeutico che alberi, boschi e foreste sanno offrire, non come fuga dalla realtà, ma come invito a godere di un momento tutto nostro in cui possiamo abbandonarci a trovare la vera essenza che alberga dentro di noi.
I giapponesi per primi hanno da tempo svolto ricerche sui potenti benefici del cosiddetto “bagno nella foresta” (shinrin-yoku) e hanno inoltre dimostrato, attraverso una serie di test psicologici, come il profumo dell’ambiente boschivo, che contiene numerose sostanze volatili, i suoni leggeri, la penombra della luce e la prevalenza del verde in tutte le sue possibile nuances, favorissero la tranquillità, riducendo ansia, rabbia e tutti quei nocivi fattori associati allo stress.
Immergiti nella natura: un’oasi di serenità nel cuore della metropoli
Recensione del libro: “Shinrin-yoku e il bagno nella foresta”, di Annette Lavrijsen
Uno studio simile al precedente, dimostrò inoltre che 160 minuti di camminata nel bosco, migliorano la risposta del sistema immunitario.
Come facciamo quindi a connetterci con l’albero affinché ci aiuti a sviluppare il nostro potere rigenerante?
Innanzitutto bisogna potenziare al massimo i 5 sensi, in modo da poter assorbire appieno le enormi possibilità che emergono da queste pratiche ristoratrici. Successivamente, scegliete un albero che d’istinto, vi piace, con cui pensate di poter intrattenere un rapporto di scambio reciproco. Appena trovato, rivolgetevi a lui parlandogli, proprio come fareste con un amico che conoscete da tempo. Lasciate affiorare emozioni a occhi chiusi e in silenzio. Quando pensate di essere abbastanza rilassati, continuate a rimanere in questo stato di grazia finché non ritenete il caso di proseguire il vostro cammino. Salutate quindi l’albero mantenendo alta la vibrazione nel vostro corpo, liberando i pensieri negativi e le preoccupazioni.
TUFFATI NELL’IMMAGINE
Durante il presente esercizio, è importante visualizzare l’immagine, più precisa possibile, del vostro albero e del paesaggio in cui decidete di immergervi, che sia una foresta tropicale o il bosco vicino a casa.
Connettiti al tuo respiro, ricordando che mentre inspiri, raccogli dentro di te tutta la magia della Foresta sottoforma di profumi, colori, sapori e sensazioni a cui assegnerai un’idea specifica per immortalare quell’istante; mentre espiri, visualizza di eliminare tensioni e stress che evaporano come l’acqua sulle rocce. Troverai così una duratura condizione di pace interiore che porterai a lungo con te.
