Antoine de Saint Exupery e le esigenze dell’uomo

ESTRATTO

 

 

"Bisogna esigere da ciascuno, ciò che ciascuno può dare…” - Antoine De Saint-Exupery. Spesso ci capita di chiedere alle persone più vicine a noi determinati bisogni che riteniamo fondamentali...
esigenze dell'uomo
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Bisogna esigere da ciascuno, ciò che ciascuno può dare…

Eccoci ritrovati per un nuovo appuntamento con il pensiero critico, che non è mai fine a se stesso, ma un punto di partenza per costruire nuove strade e nuovi ponti che uniscono il possibile al regno dell’impossibile…

A fine articolo, un efficace esercizio pratico per i lettori… Pronto per metterti alla prova?

Antoine de Saint-Exupery era uno scrittore francese, nonché aviatore e militare che morì durante la seconda guerra mondiale. Proprio la sua morte fu avvolta nel mistero per molto tempo e il suo romanzo, “Il piccolo principe” da cui è tratto l’aforisma di questa settimana, è uno tra quelli che ha avuto più traduzioni al mondo, in oltre 300 lingue e dialetti.

Ma adesso caliamoci nel vivo delle sue massime. All’interno di questo romanzo ne possiamo trovare davvero tante, tutte esaustive e importanti per trarre nuovi modelli di insegnamento, capaci di farci riflettere sulla veridicità di certe affermazioni…

Ciò che però dobbiamo comprendere in particolare e che emerge con forza dalle pagine di questo autore, è il seguente messaggio: se riusiamo ad applicare quello che leggiamo fra le sue righe, allora riusciremo anche ad ottenere un modello di vita più elastico, flessibile e adattabile alle situazioni quotidiane che ci vengono presentate dall’ambiente esterno.

Spesso ci capita di richiedere alle persone più vicine a noi, che possono essere il nostro partner, i figli, o gli amici o chiunque si trovi all’interno del nostro circuito esistenziale, determinati bisogni che riteniamo fondamentali… Con grande facilità, rimaniamo poi  delusi dalle loro risposte, o forse sono le non-risposte che ci deludono di più?

In un caso o nell’altro, ci sentiamo sviliti: perché non ho ottenuto quello che ai miei occhi era una semplice richiesta d’aiuto? O una domanda banale che da tempo non ha soluzione? O ancora, nessuno considera il mio punto di vista, eppure mi sembra così ovvio concedermi tale proposta… Ciascuno di noi ha le sue buone motivazioni per sentirsi rifiutato, incompreso o peggio ancora escluso!

Il nostro autore ci consiglia un modo facile per vivere meglio qualsiasi situazione implichi un giudizio altrui: pensare che non sia lui che non ci vien incontro; non è lui che non ascolta il nostro grido, a volte muto, di attenzione; ma proprio non dipende dalle sua volontà, non lo sa fare e probabilmente è più in difficoltà di noi… sarebbe come chiedere a una biciletta di avere le stesse prestazioni di un aereo… non è possibile, ma non è neppure colpa sua; credo sia frustrante per entrambi, non credete?!

E allora ricordiamo una formula importante: “Giudicare se stessi è molto più difficile che giudicare gli altri. Se riesci a giudicarti bene, significa che sei un uomo saggio!”

Il piccolo principe, capitolo X.

ESERCIZIO DI RIFLESSIONE

Attraverso un quaderno degli esercizi, prova ad annotare alcune situazioni in cui tu stesso non sei stato in grado di rispondere ciò che si aspettavano da te. In questo modo potrai comprendere, che non sempre chi non ti viene incontro lo fa con malizia, ma semplicemente per intrinseca incapacità d’espressione.

La consapevolezza, aiuta i lungimiranti! Mettiti alla prova, cambiando prospettiva e punti di vista…

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