Psicologia del colore blu

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Il colore blu calma la frequenza cardiaca ed è adatto a stanze in cui si dorme, favorisce il sonno e il relax. È il colore d’eccellenza per bontà d’animo legata alla pacatezza...
psicologia del colore blu
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Il colore blu

La psicologia del colore blu e le emozioni ad esso correlate

Forse non tutti sanno che, anche i colori, così come i molteplici aspetti dell’esistenza, presentano caratteristiche positive e negative, quasi a sottolineare che ogni medaglia ha sempre un suo rovescio…

Caratteristiche

Come caratteristica positiva del colore blu, ci lasciamo ispirare dall’evocazione della pace che proietta. In moltissime culture infatti, il blu viene associato alla contemplazione estatica di un’immagine o al raccoglimento in preghiera di fedeli richiedenti una grazia o esprimenti un voto.

Invita inoltre, a un senso di calma e rilassatezza, che induce l’individuo a pratiche meditative o allo sviluppo di introspezioni utili a rispondere a domande ancestrali che da sempre l’uomo ha dentro di sé. Anche accendere una candela di colore blu, o nelle sue nuance più scure, aiuterebbe il processo di chiarificazione interiore.

Si narra, che gli antichi monaci ne facessero uso per le loro contemplazioni, che si richiamerebbero a un animo umano sicuramente sensibile, ma anche sicuro di sé ed appagato nelle sue esternazioni dialogate.

Per converso, le caratteristiche negative della personalità incline a questo colore, ci sarebbe la possibilità di ricadere in alcuni estremismi poco piacevoli, come per esempio un’esagerazione nel senso religioso di interpretare il proprio dovere; oppure, al contrario, la repulsione e l’evitamento di qualsiasi aspetto relativo alla spiritualità.

Tra i consigli che gli esperti forniscono in questi casi, anche se si ricorda che non è mai opportuno generalizzare, c’è quello di saper restare in equilibrio tra specificità così delicate dell’esperienza umana, come il rapporto con il divino, realizzato attraverso noi stessi e le nostre idee, credenze, in materia religiosa. Riuscendo dunque a mantenere la giusta compattezza tra partecipazione e contemplazione, si ottiene quella serenità reale tanto desiderata e raccontata da maestri di ogni epoca.

Emozioni

Per quanto concerne invece il mondo delle emozioni, il colore blu è per convenzione associato alla paura. E’ una frase tipica del mondo popolare, esprimersi con: Ho una fifa blu! Per indicare uno stato di grave pericolo o preoccupazione. Essendo questo colore in natura associato all’acqua o al cielo, sta a indicare la capacità di mantenere un equilibrio tra cielo e terra, tra ciò che eleva e ciò che tira verso il basso, dove la via di mezzo è sempre difficile da mantenere, ma garantisce un successo di intenti certo e definito nella successione temporale.

Alcune curiosità legate al mondo del colore blu

Alcune curiosità riguardanti il colore blu, si riferiscono alla cucina: mentre per il rosso, si può abbondare, tra fragole, ciliegie, bacche di goni tipo, lamponi, pomodori, barbabietole e via così, il blu è decisamente limitato; possiamo annoverare i mirtilli, e le prugne, e forse qualche recondito frutto esotico… ma lo sapevate che mangiare su piatti color blu diminuisce l’appetito? Questo almeno consigliano a chi ha deciso di intraprendere una dieta, alcuni medici americani.

Sempre rispetto al rosso, il blu calma la frequenza cardiaca ed è adatto a stanze in cui si dorme, proprio perché favorisce il sonno e il relax. È insomma il colore d’eccellenza per tutte quelle situazioni emotive in cui spicca una bontà d’animo legata alla pacatezza, a saper risolvere situazioni attraverso una comunicazione semplice, efficace ed assertiva.

Il blu è infine un colore che richiama la nobiltà, si dice infatti “Persona di sangue blu” per indicarne la dinastia regale.

Storia e colore

Apprezzato e utilizzato di frequente in alcune culture pre-cristiane, come Egizi e Sumeri, perché collegato direttamente al mondo delle divinità, alla figura femminile e all’acqua, questo colore era, invece, poco considerato dai Greci e dai Romani perché associato ai barbari. Il blue venne poi rivalutato nel corso del Medioevo, quando diventò la tonalità per eccellenza nell’arte, per la raffigurazione personale e del vestiario di personaggi sacri, tra cui spicca quella della Madonna.

Se fino al Seicento, il blu era associato alla nobiltà e usato solo da essa, dal Settecento, invece, divenne un colore per “tutti”, grazie all’invenzione della tonalità del blu di Prussia, con cui venivano colorati molti indumenti destinati anche agli strati sociali più bassi della popolazione. Infine, la sua connotazione relativa a nostalgia e malinconia, l’ha portato a dare il nome a un genere musicale che esorcizzava questi stati d’animo, ovvero il blues.

Oggi, sebbene il blu resti ancora troppo spesso legato al mondo maschile, spopola anche in quello femminile e non solo per vestiti e accessori. Proprio per il suo significato di calma, relax e benessere è uno dei colori più apprezzati, maggiormente usati nella cromoterapia e per creare un’atmosfera rilassante all’interno della casa.

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