Tiziano Ferro e la lontananza

A fine articolo, un esercizio di lavoro su se stessi…

Tiziano Ferro è tra i cantautori italiani più apprezzati sia in Italia che all’estero. Classe 1981, ha vinto prestigiosi riconoscimenti che l’hanno portato in vetta a numerose classifiche a livello mondiale.

I suoi brani vantano interi repertori e più che canzoni sembrano vere e proprie poesie.

Vorrei ricordare tra le altre: Sere nere, Rosso relativo, Alla mia età, Ed ero contentissimo e quella che dal mio punto di vista resta la più evocativa, Il regalo più grande.

Sin dalle prime note si evince subito un clima dolce, melodioso ma soprattutto rassicurante. Si parla di un regalo non comune, ma prezioso, chiuso nel segreto di un sogno, nel ricordo di due persone che si amano e per questo scambiano e condividono esperienze, doni, sorrisi.

L’aforisma, tratto da un ritornello noto dell’artista, è un ritratto di un tempo che non muta, che resta e non dimentica, che non lascia, che parte per tornare, ma il messaggio chiave è il concetto di una partenza che non avviene mai, perché chi si ama veramente, rimane con noi anche se la presenza del corpo è lontana, fisicamente invisibile. Ciò che conta infatti è la percezione, sentirsi vicini sempre, in ogni spazio e condizione, momento storico o retorico.

Possiamo un giorno avvertire una leggera brezza e comprendere che è un gesto inviato da chi tanto amiamo e non è qui; è una metafora per specificare che ogni scusa è buona per cogliere l’avvicinamento di chi ci manca più di ogni altra cosa al mondo, il presupposto per credere che ci sarà, che arriverà prima o poi… o semplicemente che l’ora di arrivo è vicina e ci rimane ben poco da aspettare.

La canzone conclude con un plauso al tempo che non si è arreso, rendendo l’attesa paga del risultato.

Certe emozioni non conoscono confini designati, muri circoscritti o luoghi definiti, sono fatte per resistere alle tempeste, agli uragani che la vita ci scaraventa addosso, senza preavviso, senza controllo, per obbligarci a dirigere la nostra barchetta senza meta in un mare più aperto, più predisposto a percorrere certi tipi di tragitti che ci condurranno sicuramente verso un lido migliore, propizio e indicativo di una via più giusta per noi.